Archivio mensile Gennaio 2018

CODICE DI COMPORTAMENTO A SCUOLA

Il dirigente scolastico può vietare pantaloncini corti e minigonne a scuola, così come può inibire l’uso di cellulari e tablet che non sia a fini didattici.
L’insegnante può sequestrare i cellulari purché li restituisca alla fine delle lezioni o li dia alla scuola che li custodirà fino alla consegna ai genitori

VENDITA DI UN IMMOBILE: CHI PAGA LE SPESE CONDOMINIALI

Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza n. 15547/17; depositata il 22 giugno
Vendita di un immobile: chi paga le spese condominiali
Spese ordinarie: responsabile in solido l’acquirente solo per gli arretrati dell’anno in corso e di quello precedente.
Spese straordinarie: conta chi era condomino all’approvazione dei lavori.
In particolare, per le spese ordinarie il codice civile stabilisce che:
· per le spese relative all’anno in cui è avvenuto il passaggio di proprietà (a prescindere che esso consegua a vendita, donazione, ecc.) e per quelle dell’anno precedente, l’amministratore può rivolgersi sia al venditore che all’acquirente. In altre parole può chiedere, indifferentemente, sia all’uno che all’altro l’integrale versamento della somma lasciata in sospeso. A riguardo si parla di “responsabilità in solido”;
· per le spese relative agli anni pregressi resta responsabile solo il venditore;
· per le spese relative agli anni successivi a quello del rogito è obbligato solo l’acquirente.
Per evitare il rischio di pagare gli arretrati del venditore, l’acquirente potrà:
– chiedere al venditore di farsi rilasciare dall’amministratore di condominio una certificazione con cui si attesti che non vi sono arretrati e che, alla data della vendita della casa, sono state integralmente pagate le spese condominiali maturate fino a quel momento
– stabilire nel contratto di vendita che delle spese di condominio eventualmente maturate nell’anno in corso o in quello precedente si faccia carico solo il venditore e che, quindi, non ricadano anche sull’acquirente. Attenzione però: tale patto ha valore solo tra le parti e, quindi, non vincola anche il condominio che ben potrà rivolgersi ugualmente al nuovo condomino (salvo poi il diritto di regresso verso il venditore).

PENSIONE DI REVERSIBILITÀ: ALLA MOGLIE O ALLA EX MOGLIE?

Cassazione civ. Ord. Sent 16602/2017 del 5.07.17
Secondo la Cassazione la divisione della pensione di reversibilità tra due mogli va fatta sia sulla base del criterio della durata dei rispettivi matrimoni, sia ponderando gli ulteriori elementi quali l’entità dell’assegno di mantenimento riconosciuto all’ex coniuge, le condizioni economiche dei due e la durata delle rispettive convivenze prematrimoniali
CORTE DI GIUSTIZIA UE: INDENNIZZO PER VOLO CANCELLATO
1/07/2017
La Corte di Giustizia UE, sez. VIII, con sentenza n° C-302/16, ha stabilito che, “Il vettore aereo operativo è tenuto a pagare la compensazione pecuniaria di cui al regolamento (CE) n. 261/2004 in caso di cancellazione del volo che non è stata oggetto di una comunicazione ai passeggeri almeno due settimane prima dell’orario di partenza previsto”.
SEGGIOLINO AUTO BIMBI
30/06/2017
Non potranno più essere venduti i seggiolini senza schienale, neppure per i bimbi più grandi (oltre i 100 cm, ca 4 anni).
Chi già ne possiede uno sprovvisto, precedentemente omologato, può continuare ad utilizzarlo sapendo però che ne va della sicurezza del bambino. Non è più obbligatorio il ‘sistema Isofix’ per i bambini da 1 metro a 1 metro e mezzo di altezza, per cui i genitori saranno liberi di scegliere le modalità di installazione che preferiscono.
In caso di violazione delle norme le sanzioni per chi fa viaggiare i bambini in auto senza sistemi di ritenuta adeguati la multa può variare da 80 a 323 euro. Nel caso di due multe per la stessa infrazione nell’arco di tempo di due anni, arriva la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
DIVORZIO E ASSEGNO DI MANTENIMENTO
29/06/2017
Trib. Milano, sent. del 5.06.2017
Divorzio e assegno di mantenimento: cambia l’orientamento.

Interessante recente sentenza del tribunale di Milano
La Cassazione ha fornito alcune indicazioni per individuare il criterio dell’autosufficienza economica; questa scatta quando:
o si è in possesso di un reddito di lavoro (autonomo o dipendente);
o si è titolari di case (anche se non date in affitto) potenzialmente produttive di reddito, o di beni mobili come azioni, titoli, quote in società, ecc.;
o si ricevono aiuti economici dai genitori;
o si possiede la capacità di lavorare per età, formazione e precedenti esperienze;
o si è ottenuto l’assegnazione della casa coniugale, il che costituisce sicuramente una ricchezza perché sottrae alla necessità di pagare un affitto.
Il Tribunale di Milano condivide il recente orientamento della Cassazione che considera non più attuale né applicabile al nuovo contesto sociale e legislativo, il parametro del precedente “tenore di vita” goduto dalla coppia quando ancora era unita, per individuare il diritto dell’ex coniuge richiedente l’assegno divorzile.
Quindi per stabilire quando si perde il diritto all’assegno di mantenimento bisogna innanzitutto verificare l’adeguatezza dei mezzi dell’ex coniuge richiedente l’assegno di divorzio e la possibilità o meno per ragioni oggettive dello stesso di procurarseli. In poche parole bisogna considerare la sua indipendenza economica.
112: IL NUMERO UNICO EUROPEO PER LE EMERGENZE
27/06/2017
One one two (e non centododici) è il numero unico europeo per le emergenze
La direttiva europea prevede che attraverso il 112, sia da telefono fisso che da cellulare, il cittadino europeo possa chiedere l’intervento di emergenza grazie a una centrale operativa in grado di smistare la richiesta al terminale adeguato.
Alcuni Stati membri (Danimarca, Estonia, Finlandia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia) hanno adottato il 112 come numero unico di emergenza, mentre negli altri Stati membri il 112 funziona in parallelo con i numeri di emergenza nazionali.
Il 112 è inoltre in uso in alcuni paesi non membri dell’Unione Europea (come la Svizzera e il Sudafrica) ed è disponibile in tutto il mondo sulle reti di telefonia mobile (GSM).
In Italia
Sono sempre di più le persone che utilizzano il 112 come Numero Unico dell’Emergenza, ma ancora un’importante fetta di popolazione non conosce o non sa utilizzare al meglio questo importante servizio
Nel nostro Paese, l’attivazione del Numero Unico è partita in Lombardia e nel Lazio (per le zone con prefisso 06); entro il 2017 sarà attivo anche in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, per estendersi anche a tutte le altre regioni.
Il servizio consentirà una maggiore rapidità degli interventi di soccorso e la razionalizzazione dei costi e delle risorse. Il servizio prevede l’accessibilità anche a persone con disabilità e un servizio di risposta multilingue.
In Italia il numero unico per le emergenze è attivabile anche via app. Si chiama Where Are U e consente di chiamare la Centrale operativa e inviare direttamente la propria posizione.
E’ inoltre attivo il canale Youtube All About 112, una piattaforma dove le regioni che hanno già attivato il servizio possono condividere le esperienze e le buone pratiche sul NUE – numero unico di Emergenza.
In Italia al momento restano attivi i numeri di emergenza nazionali: il 112 dei Carabinieri, il 113 della Polizia di Stato, il 115 dei Vigili del Fuoco, il 118 per il Soccorso sanitario.
www.europarl.europa.eu

TEMPO DI VIAGGIARE. DOVE È POSSIBILE PAGARE IN EURO?

Quali sono i Paesi europei in cui non si può pagare in euro?
I Paesi europei in cui non si può pagare in euro sono:
· Gran Bretagna (la moneta è la sterlina)
· Bulgaria (la moneta è il lev);
· Croazia (la moneta è la kuna);
· Polonia (la moneta è lo zloty);
· Repubblica ceca (la moneta è la corona ceca);
· Romania (la moneta è il leu);
· Svezia (la moneta è la corona svedese);
· Ungheria (la moneta è il fiorino ungherese);
· Danimarca (la moneta è la corona danese).

Inoltre i Paesi europei in cui non si può pagare in euro perché non fanno parte dell’Unione europea sono:
· Bosnia-Erzegovina;
· Albania;
· Kosovo;
· Montenegro;
· Serbia;
· Bielorussia;
· Svizzera;
· Azerbaijan;
· Armenia;
· Georgia;
· Norvegia;
· Islanda;
· Macedonia;
· Moldavia;
· Turchia;
· Liechtenstein;
· Russia;
· Ucraina.

In alcune città del Canton Ticino, in Svizzera, viene accettato il pagamento in euro, anche se bisogna sempre stare molto attenti al cambio applicato al momento di fare un acquisto.