IL DATORE DI LAVORO PUÒ SAPERE SE I DIPENDENTI SONO VACCINATI?

IL DATORE DI LAVORO PUÒ SAPERE SE I DIPENDENTI SONO VACCINATI?

DOMANDA: IL DATORE DI LAVORO PUÒ SAPERE SE I DIPENDENTI SONO VACCINATI?

RISPOSTA: NO.

Il Garante Privacy è intervenuto tramite lo strumento delle FAQ per chiarire gli aspetti di protezione dei dati nell’ambito dell’attività lavorativa con riferimento alle vaccinazioni anti Covid-19 ma estendibile a tutte le vaccinazioni. Nello specifico il Garante ha precisato che:1. Il datore di lavoro NON può chiedere conferma ai propri dipendenti dell’avvenuta vaccinazione e non può chiedere ai dipendenti di fornire informazioni sul proprio stato vaccinale.2. Il datore di lavoro NON può chiedere di fornire copia di documenti che comprovino l’avvenuta vaccinazione anti Covid-19 o qualsiasi altra vaccinazione e neppure con l’eventuale consenso del dipendente: il Considerando 43 del Reg. UE 679/2016 (GDPR) ritiene infatti la base giuridica del consenso inopportuna quando sussiste uno squilibrio del rapporto tra titolare e interessato, come appunto nel contesto lavorativo.3. Il datore di lavoro NON può chiedere al medico competente i nominativi dei dipendenti vaccinati e la circostanza che un dipendente sia vaccinato o meno è un dato relativo alla salute, che come tale può essere trattato solo dal medico competente nell’ambito della sorveglianza sanitaria e in sede di verifica dell’idoneità alla mansione specifica come previsto dalle norme che disciplinano.Al contrario, il datore di lavoro può invece acquisire i giudizi di idoneità alla mansione specifica e le eventuali prescrizioni e/o limitazioni in essi riportati che, normativa vigente, sono validi unicamente per alcune professioni. Portiamo come esempio l’antitetanica per gli operatori agricoli e il vaccino anti covid-19 per il personale sanitario.

https://www.garanteprivacy.it/temi/coronavirus/faq

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